Caratteristiche e Biologia

Pulli di cicogna

 CARTA D'IDENTITÀ

Ciconia ciconia

Nome comune: Cicogna bianca
Nome scientifico: Ciconia ciconia
Famiglia: Ciconiidae
Lunghezza: 105 - 110 cm
Apertura alare: 150 - 180 cm
Peso: 3,5 - 4,5 kg Longevità: fino ai 30 anni

Colori
: Piumaggio uniformemente bianco con le sole penne remiganti delle ali nere. Il pecco e le zampe sono arancione intenso. Gli occhi sono marrone - grigio circondati da un’area di pelle nuda nera.

Alimentazione: la cicogna è un uccello carnivoro e molto adattabile e la sua dieta consiste in piccoli mammiferi (topi e piccoli ratti), grandi insetti come cavallette e locuste, anfibi, serpenti e lucertole, vermi, crostacei e molluschi, pesci, fino a uova e piccoli di altri uccelli. Un uccello mangia fino a 450g di carne al giorno.

Habitat
: L’ambiente ideale ad ospitare questo uccello sono le grandi pianure aperte comprendenti grandi aree umide, come lagune, pianure alluvionali, rive di fiumi o laghi, risaie e campi coltivati, soprattutto con metodologie estensive.

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IL VOLO
La cicogna è un uccello veleggiatore. La sua tecnica di volo, infatti, consiste nello sfruttare le correnti ascensionali che si formano durante il giorno nella terraferma. Come gli alianti, le cicogne si lasciano trasportare verso l’alto dall’aria calda e poi ad ali spiegate planano fino ad incontrare una nuova corrente. A differenza del volo battuto, questa tecnica gli permette di risparmiare molte energie durante i lunghi viaggi. Per questo motivo, la cicogna è un uccello diurno e, durante le migrazioni, evita di attraversare lunghi tratti di mare, dato che in acqua non si formano le bolle d'aria calda tanto preziose per il suo volo.

RIPRODUZIONE
Le cicogne formano coppie stabili negli anni e tornano generalmente ogni primavera nello stesso nido per allevare i propri piccoli. Per la costruzione del nido scelgono postazioni elevate come tetti e campanili, alti alberi con poche fronde, pali della luce e piattaforme nido artificiali, in questo modo si sentono protette da eventuali predatori. Alla sua costruzione collaborano sia il maschio che la femmina e il nido prende la forma di un grosso cumulo di rametti intrecciati e paglia, con una depressione centrale per accogliere le uova. Dopo un intenso periodo di accoppiamenti, ogni femmina tra aprile e maggio depone da una a sei uova che cova con l’aiuto del maschio per 33-34 giorni. Alla nascita i pulli sono ricoperti da un rado e corto piumino bianco, che con il passare dei giorni si infittisce e solo alla terza settimana iniziano a scescere le prime penne nere delle ali. I piccoli vengono accuditi dai genitori per 60 -70 giorni, età del primo involo. I giovani non ancora maturi sono riconoscibili perchè hanno il becco e le zampe nere, questi si schiariscono con l'età ed acquisiscono la colorazione dell'adulto a 2 - 3 anni d'età.

COMUNICAZIONE
La cicogna non emette nessun vocalizzo, tranne un sordo sibilo che è udibile solo a distanze molto ravvicinate. Il più caratteristico suono emesso da questi uccelli viene prodotto dallo sbattere ripetutamente e velocemente il becco (bill-clattering). Questo comportamento ha una valenza sociale molto forte, infatti è presente nei rituali di accoppiamento, nella cerimonia del saluto e viene espresso dalle colonie in nidificazione. La più bella manifestazione del bill-clattering la si può vedere tra i membri della coppia che si “salutano” ogni volta che si riuniscono, sbattendo il becco e rovesciando completamente la testa all’indietro. Questo è un rituale di pacificazione assoluta, che azzera l’aggressività e aumenta la coesione sociale.

MIGRAZIONI
La cicogna è un uccello migratore, svernante irregolare, che nidifica in tutta Europa, dalla Spagna all’Ucraina e sverna nell’Africa sub-sahariana e in medio oriente. Terminata la riproduzione, tra agosto e settembre, numerosi stormi di cicogne, anche di centinaia di individui, intraprendono il lungo viaggio che li porterà verso i quartieri di svernamento. Dato il particolare tipo di volo veleggiato caratteristico di questi animali, che non gli permette di attraversare lunghi bracci di mare, le rotte migratorie sono principalmente tre:

1) Rotta di Gibilterra
2) Rotta del Bosforo
3) Rotta mediterranea


La rotta mediterranea, pur utilizzata da centinaia di individui, è la meno frequentata a causa della maggiore lunghezza del canale di Sicilia rispetto agli altri due stretti. Il motivo principale per cui la cicogna migra non è il freddo ma sono le disponibilità alimentari, succede spesso quindi che uno stormo si stabilisca permanentemente vicino ad una fonte continua di cibo, come può essere una discarica. Inoltre, il surriscaldamento globale sta portando ad un cambiamento delle rotte migratorie o ad uno stanziamento di molti uccelli, dato che riescono a trovare fonti di cibo invernale dove prima non c’erano. La migrazione è comunque un momento molto delicato nella vita di un uccello, sia per l’enorme dispendio energetico necessario, sia per gli innumerevoli rischi che questo viaggio comporta. Il rischio maggiore resta comunque l’uomo che, non solo modifica l’habitat delle cicogne, sottraendo fonti alimentari, ma anche la caccia attivamente, sia in Africa, sia in Europa, compiendo atti di bracconaggio.